
La mela e i suoi benefici
La mela è considerata la regina della frutta, per le sue proprietà medicinali, culinarie e di accostarsi a praticamente qualunque cibo.
E’ un anti-diarroico, lassativo, diuretico, depurativo, riduce il livello di lipidi nel sangue, tonificante nervoso, alcalinizzante e antiossidante.
La sua composizione è per il 12,6% di zuccheri (principalmente fruttosio, poi glucosio e saccarosio), per un totale di 59 calorie per 100g. Contiene poi piccole quantità di proteine e grassi, vitamine E e C nonchè potassio (dall’azione ipotensiva) e ferro. Tra gli altri componenti si rilevano:
- Pectina: carboidrato complesso non assorbibile dall’intestino che rappresenta la buona parte delle fibre della mela. Solo il 20% della pectina è contenuta nella buccia, si consiglia quindi di sbucciarla se mangiata cruda, per evitare di assumere residui di pesticidi, essendo inoltre poco digeribile. La pectina ha la particolarità di trattenere l’acqua e diverse sostanze di scarto favorendo l’eliminazione delle tossine e dei batteri responsabili di colite e gastroenterite con le feci.
- Acidi organici: rappresentano dall1% all’1,5% del peso, in prevalenza acido malico, seguito da acido citrico, succinico, lattico e salicilico. Questi acidi quando metabolizzati producono un effetto antiacido (alcalinizzante) del sangue e dei tessuti. Fungono da antisettici e ristabiliscono inoltre la flora intestinale.
- Tannini: sostanze astringenti e antinfiammatorie. La mela (dopo le cotogne) è il frutto che ne contiene di più.
- Flavonoidi: evitano che il colesterolo si accumuli, bloccando l’arterosclerosi. Tra i più importanti ricordiamo la quercetina dall’azione antiossidante (la mela insieme alle cipolle è l’alimento vegetale che ne contiene di più)
Proprietà eccezionali dunque, corredate da altre fattualità altrettanto positive: le mele sono molto ben tollerate dai diabetici, grazie alla ottima quantità di fruttosio (assimilabile senza insulina) e di pectina che ne regola l’assorbimento. Infine ricerche condotte nell’Università di Tolosa (Francia) dimostrano che le mele hanno un effetto coleretico (stimolano la produzione della bile) che decongestionano il fegato e fluidificano la bile prevenendo la formazione di calcoli biliari. Raccomandare le mele ai pazienti a rischio di colelitiasi (donne dai 40 ai 50 anni con più di due figli) e a coloro che si sono appena sottoposti a intervento chirurgico.
tratto dall’articolo “Una mela al giorno toglie (qualche) disturbo di torno” della rivista Vita&Salute edizione di Febbraio 2016, di Jorge Pamplona
Sostieni la Salute attraverso l’attività di sensibilizzazione e informazione. Scopri come puoi aiutarci.