
Se il naso “cola”, agrumi a go-go?
BUFALE Vitamina C per le difese immunitarie, ma non guarisce il raffreddore
Sono milioni le persone nel mondo che non appena il naso “cola” o al primo colpettino di tosse cominciano a mandare giù spremute di agrumi a go-go e pillole di vitamina C per rinforzarne l’effetto terapeutico.
Il fenomeno è talmente vistoso che si può parlare di un vero e proprio mito. Come è potuto capitare tutto ciò?
Gran parte della disinformazione prende il via dalle considerazioni di uno scienziato assai noto. Stiamo parlando di Linus Pauling, arciconvinto che la vitamina C – 3000 mg al giorno, mentre il National Institute of Health suggerisce di non assumerne oltre 2000 mg – fosse una cura miracolosa non solo per le malattie da raffreddamento, ma anche per una grande varietà di disturbi.
Pauling non è più fra noi, ma il falso mito creato, nonostante le continue smentite della ricerca, continua a persistere, anzi, cresce costantemente il numero di quelli che sono convinti della sua teoria.
Ora, la vitamina C nella sua forma naturale, come nelle spremute di agrumi, è importante per la nostra salute, rinforza le difese immunitarie, ma ha effetti prossimi al placebo per quanto riguarda il raffreddore. E non mancano ulteriori voci autorevoli dal campo della ricerca, fra queste, un’indagine della Cochrane (Rete globale indipendente di ricercatori nel campo della scienza) che ha preso in esame 30 diversi studi su persone col raffreddore che assumevano una dose normale quotidiana di vitamina C.
Che cosa ha riscontrato? Che c’è una diminuzione della durata media di circa l’8%. Ebbene, ciò significa che se il raffreddore dovesse durare cinque giorni si potrebbe, al massimo, accorciarlo di circa 10 ore, ma mai curarlo.