
TARASSACO MARINATO
«In saòr» sono definiti dai veneti questi piatti leggermente agri nei quali l’aglio, gli aromi e un goccio d’aceto servivano soprattutto per prolungarne la conservazione. Nella cucina tradizionale di queste terre si applica questo trattamento al pesce, ma anche al radicchio di Treviso, ai fagioli, alla zucca.
1 kg di tarassaco
3 spicchi di aglio§
4 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
4 cucchiai di aceto di mele
un rametto di rosmarino
3-4 foglie di salvia
un cucchiaio di uvetta
un cucchiaio di pinoli
3 cucchiai di pane grattugiato
2 cucchiai di latte di avena
sale
Sbollentate il tarassaco in pochissima acqua salata e scolatelo.
Sbucciate l’aglio e pestatelo grossolanamente nel mortaio insieme a un pizzico di sale.
Fate scaldare l’olio, aggiungete l’aglio pestato, l’aceto di mele, l’uvetta, i pinoli e gli aromi.
Quando l’aceto è quasi del tutto evaporato, condite con questo sugo il tarassaco.
Coprite e lasciate riposare la pietanza per mezza giornata perché i sapori si amalgamino.
Prima di servire il tarassaco come contorno (eccellente a fianco di un paio di fette di polenta abbrustolita) cospargetelo con il pane grattugiato preventivamente inumidito con il latte vegetale.